Lourdes 2009
Dopo l’esperienza del 2008, con la partecipazione all’apertura dell’anno giubilare, siamo tornati nella città di Maria, Lourdes, da martedì 14 aprile a venerdì 17 aprile 2009.
Il nostro pellegrinaggio è coinciso con il 130° anniversario della nascita al cielo di santa Bernardetta Soubirous (16 aprile 1879).
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Lourdes è una bella cittadina francese di circa 16.000 abitanti situata al centro dei Pirenei, una catena montuosa che attraversa la Francia dall’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo.
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La città è, grosso modo, divisa in due parti.
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Una parte, molto suggestiva e situata in alto; è la vecchia Lourdes, dov’è nata Santa Bernadetta, la veggente. In posizione strategica, sopra la vecchia Lourdes, è la Fortezza. Una parte, più bassa sulle sponde del fiume Gave, è la prateria con le Basiliche superiore, dell’Immacolata Concezione (consacrata nel 1876) e inferiore o del Rosario (consacrata nel 1901), unite da una scalinata.
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La Basilica superiore sovrasta col fianco destro la grotta delle apparizioni. Fra la Basilica superiore e quella inferiore è situata la Cripta.
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All’esterno, alberghi e negozi di ricordi e immagini sacre.
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Al di là della parte occupata da alberghi e negozi, che sono pur sempre importanti per dare ospitalità ai numerosi pellegrini e per portare a casa i ricordi del pellegrinaggio, la vecchia Lourdes e la prateria con la grotta delle apparizioni e le Basiliche sono certamente i luoghi più ricchi di significato per l’intensa spiritualità che emanano e per le emozioni che sanno suscitare.
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La mattina del primo giorno a Lourdes abbiamo partecipato nella basilica sotterranea (Basilica di San Pio X), una delle chiese più grandi del mondo, e quel giorno pressoché piena, alla S. Messa internazionale cantata presieduta dal vescovo di Lourdes. È stata un’esperienza assolutamente emozionante e indimenticabile che, da sola, giustifica il senso del pellegrinaggio.
La disabilità c’era ma non si avvertiva, grazie al commovente senso di fratellanza, intensamente palpabile dappertutto e che annulla qualsiasi barriera non solo architettonica.
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La visita alle Basiliche ci ha stupito e colpito piacevolmente per l’arditezza e l’eleganza delle forme. La Basilica Superiore è la “cappella” richiesta da Nostra Signora di Lourdes, costruita sulla Cripta.
La Basilica del Rosario, strutturata a corona fa ammirare splendidi mosaici illustranti, in quindici cappelle, i misteri del Rosario.
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È un luogo di preghiera, di silenzio, nonostante l’incessante afflusso di migliaia di pellegrini, e di profonda meditazione, dove ognuno esprime a suo modo i problemi personali e non solo, supplicando la Vergine di aiutarlo a superarli o di dargli la forza di farlo. Credo che questa richiesta di aiuto, più che la ricerca del miracolo, sia lo spirito che deve animare il vero pellegrino.
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Vicino alla grotta ci sono gli spazi per porre dei ceri, che prolungano idealmente le preghiere del credente e le piscine dove alcuni di noi si sono immersi, aiutati da personale efficiente, molto sensibile, e attento a proteggere il pudore dei propri fratelli in Cristo.
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Fra la grotta e la piazza antistante le basiliche tutti attingono acqua a numerose fontane per berla, fare piccole abluzioni o portarla a casa di parenti e amici devoti della Vergine di Lourdes. L’acqua rappresenta il sangue scaturito dal costato trafitto di Cristo per lavarci dal peccato.
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Il terzo giorno abbiamo visitato, seguendo il percorso suggerito al pellegrino, i luoghi dove è vissuta Santa Bernadetta e che hanno accompagnato la sua crescita spirituale, in particolare: la casa natale, il cachot (allora un vero e proprio tugurio ed oggi una casa angusta ma piena di significato spirituale) e l’ospizio.
Questo percorso ci ha portato alla riflessione che quando c’è la fede, tutto può essere superato. La famiglia di Bernadette ha attraversato momenti veramente difficili, nella povertà, nella rinuncia, nel dolore; ma ha saputo sempre superarli grazie alla serenità, all’unione e alla grande fede che animava tutti i suoi componenti. Qualsiasi problema infatti è risolvibile se si è animati da questo spirito di fede e di abbandono nella volontà divina.
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Nel pomeriggio abbiamo visitato Bartrès, un paesino vicino a Lourdes, dove Bernadetta ha vissuto per un certo tempo e dove, nei pascoli sovrastanti, ha portato a pascolare le pecore.
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Le messe officiate da Don Bernardo, sono stati momenti di grande spiritualità. Don Bernardo ha saputo coinvolgerci tutti con parole semplici, ma dense di significato umano.
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Nel giorno della partenza, la messa nella cripta, officiata da Don Bernardo, si è conclusa con una splendida Ave Maria di Schubert cantata da una delle nostre compagne di pellegrinaggio.
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Poco prima di partire abbiamo partecipato alla Via Crucis, anche questa accompagnata da meditazioni e canti nelle varie stazioni.
Siamo rientrati a Carrara in tarda notte con la contentezza di aver fatto questo pellegrinaggio che ci ha sicuramente arricchito dal punto di vista spirituale, dandoci l’opportunità di assistere al commovente e grande spirito di solidarietà verso i nostri fratelli che anima l’uomo vero. Speriamo che questa esperienza possa ripetersi in un prossimo futuro.
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Un ringraziamento particolare ai tutti i nostri accompagnatori e a tutti i premurosi organizzatori per aver saputo rendere il lungo viaggio in pullman (1000 km in andata e in ritorno) molto confortevole con l’offerta di deliziosi biscotti, caramelle e cioccolatini, guidati da un bravissimo e disponibile autista e per averci ospitato in un albergo molto confortevole per camere, cibo, cordialità del personale e proprio a due passi dalle basiliche.
Umberto Casoli